martedì 16 dicembre 2008

il punto (interrogativo) della situazione / 2


Deciso a far luce sul mistero attorno ad Ernesto Saltamadòs e con in mano la mia lente d'ingrandimento di plastica, mi lascio trasportare dalle atmosfere noir e mi ritrovo nello spiazzo sul retro del tendone.
Qui per anni si sono accumulati rottami e pezzi di scenografie e la location, di suspance, ne ha da vendere.
Vedo il gatto e gli chiedo se ha una soffiata per me:
"Certo che ce l'ho, Berry, ma tu cos'hai per me?" lo sguardo felino è ancora più sottile del solito.
"Ti basta?" gli faccio mentre gli porgo una scatoletta di tonno Fostròmo.
"Miao!" afferma il gatto di cui ignoro il nome.
"Ottimo...adesso spiffera tutto" la mia voce ha perso ogni traccia di gentilezza.
"Segui il sentiero che porta oltre i trespoli per gli elefanti, prosegui sempre dritto finchè non incontrerai la gabbia arrugginita: lì troverai un indizio...mmmm...stu' tonn' è 'no sfizzio...mmmmm!"
Lascio il gatto spione ha leccarsi i baffi e mi inoltro nel marasma di legno, acciaio e plastica pensando che la raccolta differenziata è un utopia.
Arrivo al punto segnalato: neanche un boschetto dove poter far pipì.
La vita è sofferenza.

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