martedì 30 dicembre 2008

ah...quanti ricordi...ricordi?


mi sono aggiustata i codini ricci un pò giusto prima di aprire...
ecco ci siamo... chi sarà?
apro e mi trovo di fronte lui...

prego si accomodi...
lei è l'ammaestratore di cui ho sentito parlare...?
ah..come dice...si io sono una clowna...eh eh
mi scusi il disordine...questo posto è così piccolo...
giusto ho potuto ospitare qualche tempo fa solo il sig. Pulcionis...
eh eh...
da vicino la trovo così...così...
quei suoi occhi mi ricordano qualcosa di familiare...
che bello ha portato la cioccolata...calda...fondente...
vuole della cannella...
ho anche dei biscotti...sono speziati...la ricetta era di mia nonna Teresa...

continuavo a iniziare discorsi... e non finirne uno...
non mi sentivo emozionata così da quando con mio cugino dagoberto siamo riusciti a far partire il razzo con il paracadute...
e che quello sguardo...gli occhi liquidi come il miele di acacia...
il sorriso buffo sotto il cappello a tuba...

...questo è per lei...mi sono permessa...in questi giorni non sapevo a chi fare un regalo...
e ho pensato che un paio di guanti colorati potevano farle comodo...
ogni dito un colore, ogni colore un desiderio, ogni desiderio un sogno...
eh eh... mi sa che in questo circo ci vogliono proprio quei sogni buffi che fanno sorridere anche se si è malinconici e tristi...
ho visto il suo spettacolo...eh eh...e quasi più buffo di me a fare le capriole...
ma che bella magia che ha creato...


parlavo ma ero come ipnotizzata...c'era un profumo dolce nell'aria come di quelle colonie dopo barba del nonno a base di muschi e fiori...
sapevo che in questi casi con tutti questi stimoli non si può che entrare di botto in uno stato di sogno...
e quindi quando mi sono ritrovata a guardarlo dentro,
dal dietro dei miei occhi al dietro dei suoi occhi,
una serie di ricordi mi è piovuta addosso...

io che ridevo da bambina...
l'altalena e le prime capriole sulla barra di ferro verde che delimitava il campo da bocce...
io che incominciavo a fare sogni di volare...volare...volare...
e poi atterravo nel mio letto...
tanti cieli rossi e blu e viola e arancioni...
la nonna teresa che mi insegnava a filare la lana perchè alle signorine perbene si addice un pò di manualità...
le prime scarpe gialle...
e l'emozione della prima volta del naso rosso...

cosa stava dicendo...ah si...non ci siamo neanche presentati...
lei è il signor...

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