mercoledì 17 dicembre 2008

postrano



Un gioco.
Semplicemente un gioco fatto a capoversi:
uno per radha e uno per berry.

Iniziato alle 13.24 del 17.12.08

***

un dritto, un rovescio, un dritto, un rovescio
un qui, un là, un qui, un là

Marvin il pugile si stava allenando a dare cazzotti, come sempre sul faccione di Agnus. Il suo allenamento quotidiano, fatto di dritti e rovesci (termine che aveva estrapolato dal famoso Tennis) e uppercut, sparsi un po' per tutta la faccia, diciamo. E come succedeva sempre, sapeva quando iniziare, ma non sapeva quando finire.

in realtà stava cercando di memorizzare lo schema del lavoro a maglia
che la zia camilla in vena di confidenza gli aveva giusto imparato ieri sera davanti alla solita camomilla serale conunpizzodicannellaeduecucchiainidimielediacacia...
ahh quanto avrebbe pagato per poter fare il punto incrociato a treccia col riporto all'insù senza il grumo di nodi che di solito tappezzavano i suoi maglioni a tricot...
e poi non ce l'aveva per niente con Agnus, che peraltro era finanche un suo cugino alla lontana.

La zia Camilla: quanti ricordi...quel suo vestito a fiori, così colorato da provocarti attacchi di panico...quei suoi occhi da cerbiatto inquieto...quella sua voce esile ma nel contempo dolce...quei suoi lunghi capelli mori che cascavano letteralmente sopra due spalle larghe così. Fu lei ad insegnargli l'arte della boxe. In un pomeriggio di settembre. Quello fu il suo primo ed ultimo knock down.

Marvin pensava che avrebbe preferito cimentarsi nel punto croce ma sapeva benissimo
che il ricamo faceva parte solo dello step successivo per conquistare la cintura nera
della straordinaria arte della boxe tricot...
ora per almeno 20 o 30 righe doveva continuare l'allenamento
e quindi giù di dritto e rovescio, up e down, de qui e de là...
sempre che Agnus non riuscisse a darsèla a gambe in un momento di distrazione,
quando toccava alla fase tricot...
anche perchè stava appunto per ricordarsi dell'appuntamento fissato nel pomeriggio del corso di bricocartonage aggiunto, vinto nel pacchetto di patatine che era solito comprare alle 15.33 di ogniggiorno...

Agnus stava solo aspettando un piccolo cedimento, una leggera insicurezza da parte di Marvin; con la coda dell'occhio aveva già visualizzato la via più breve per guadagnare l'uscita mentre, l'occhio della coda la pensava diversamente...Agnus aveva una coda...chiaramente fatta di capelli. Stava incassando da più di trenta minuti di fila, ma era contento: natale era alle porte ed i soldi dell'incasso gli avrebbero fatto comodo. Ecco: Marvin si sta per grattare il naso!

La tecnica era conosciuta da secoli e secoli amen,
e a suo modo risaputa,
(segue dissertazione su come una cosa è conosciuta da secoli ma non da tutti risaputa e come
se si vuole nascondere una cosa bisogna metterla sotto il naso di tutti)
e consiste nel lanciare la coda e dei capelli unite e congiunte tutte da una parte, e con un movimento fulmineo da monaco shaolin schizzare dalla parte opposta guadagnando il più silenziosamente e in fretta possibile, sfruttando se possibile il momento dell'inspirazione dell'avversario, l'uscita più vicina, di solito debitamente segnata da un omino bianco su campo verde che corre.
Agnus sapeva che se ci fosse riuscito avrebbe guadagnato su due piedi gambe ecc 100 punti life preziosissimi per vincere il completo completo per la boxe tricot che consisteva precisamente in:
  • un kimono con cuciture rinforzate con filo ritorto di titanio trattato per giorni in un bagno di Fernèl
  • una cintura cambia colore utile fino al 10° DAN e utilissima anche per giocare a stregacomandacolori
  • un paracolpi dentali con canini draculeschi per halloween
  • varie ed eventuali

questa la sequenza approssimativa dell'intera scena:

Marvin si gratta distraendosi un attimo dalla faccia di Agnus che con un un scatto gattino lancia verso la parete con il quadro della zia Camilla la coda dei capelli e dell'occhio per occhio e dente per dente e con un altro scatto gattino (l'ultimo) schizza via fuori dalla sala? stanza? box? proprio nel preciso momento in cui Marvin tira su col naso...

La strada lo accolse come fa il padre col figliol prodigo...o quasi. Una macchina guidata da un teppistello di periferia gli sfrecciò dinnanzi acquaplanando su una pozzanghera mastodotica, regalando al fuggiasco la doccia che non aveva avuto modo di fare. Agnus, sentì il freddo vento autunnale e colto da un illuminazione si accorse di essere ancora in tenuta d'allenamento: pantaloncini corti, guantoni e scarponcini da boxeur che ultimamente, trallaltro, vanno pure di moda. Il vicolo era freddo e buio, ma il pugile sapeva benissimo cosa avrebbe voluto tornare indietro. Quindi lasciò nello spogliatoio il MontGomery di cammello, le Clarks taroccate, i Levis sdruciti, il maglione di alpaca , il portafoglio, le chiavi di casa e suo nipote, il piccolo Jordy che quel pomeriggio aveva insistito molto per poter accompagnare lo zio al suo allenamento quotidiano. La vita è beffarda a volte. I due parenti, infatti, non si videro mai più.

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