venerdì 9 gennaio 2009

cercare


Dopo il colloquio con Ernesto Saltamadòs, che tra le varie cose ha detto pure che un domatore di pulci senza pulci è come un cesso senza sciacquone, decido di trovarmi delle pulci per i miei numeri.
Ora, c'è da dire che io in queste settimane di permanenza al circo, mica me ne sono stato con le mani in mano, in panciolle, diciamo che l'ozio è un vizio e che a lungo andare ci si va a braccetto volentieri.
Avevo messo un cartello fuori dalla mia roulotte con su scritto CERCASI PULCI ASTENERSI PERDITEMPO, ma nonostante ci sia crisi su tutto il territorio nazionale, nemmeno una pulce ha bussato alla mia porta.
La clowna mi ha raccontato di averne incontrato una, che le sue ultime parole davano l'impressione di una probabile sinergia pulce/domatore, ma di quella pulce, ahimè, non ho mai avuto notizie.
Ho cercato su Google: niente.
Ho provato con altri motori di ricerca, ma tranne qualche sito di donnine prestanti e poco vestite, ho trovato il nulla, il niente.
Ma dove sono le pulci?
Dove se ne stanno?
Mica ci credo alla storia che le pulci si trovano solo ed esclusivamente tra i capelli dei bambini alla scuola elementare!
Non me la danno mica a bere!
Quindi, dome dicevo, dopo il colloquio col datore di lavoro, nuovi stimoli si sono instaurati in me e una forza nuova, scaturita dal paragone col cesso, mi spinge a cercare.
Cercare.
Gironzolo, tutto il giorno, con la mia lente d'ingrandimento; faccio domande; chiedo.
Chiedo soprattutto ai gatti.
Soprattutto al quel gatto che ti dicevo.
Lo pedino, perchè la mia pancia mi dice che sa.
Gatto infimo e mentitore, quel tuo sorrisetto felino non mi frega: tu lo sai?
Vero che lo sai?
Dopo qualche ora passata a far domande al gatto, legato su una sedia e con un mastino napoletano al guinzaglio che abbaiava come un forsennato, il gatto, molla la maschera da duro e bugiardo e con un sospiro mi racconta la verità:
"Ci sono due pulci, non distanti da qui, dicono che siano fratello e sorella"
"E io ti dovrei credere? Guarda che mollo il guinzaglio, sai?"
"No, no" dice il gatto "Devi credermi"
"E come faccio a trovarle?"
"Basta che lasci una ciotola di patatine sullo spiazzo, là dietro, vicino alle vecchie gabbie dei leoni"
"Stai mentendo!" gli intimo dando qualche centimetro al guinzaglio.
Il gatto sviene dalla paura: mi può bastare.
Ho deciso di fidarmi.
Lo lascio solo e privo di sensi, regalo un osso di prosciutto al mastino napoletano e mi dirigo alla roulotte della clowna per vedere se ha un pacco di patatine da prestarmi.

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